Da necessità virtù.
Proprio così, anche una vera prelibatezza come il New York Pastrami, che oggi spopola nei chioschi da street food più alla moda, nasce da una serie di contingenze pratiche.
In tempi in cui non esistevano frigoriferi né congelatori e toccava migrare spesso in cerca di una vita migliore, occorrevano cibi “poveri” che si conservassero a lungo, anche in viaggio. Ci si doveva allora ingegnare a escogitare cotture e preparazioni meticolose, che permettessero appunto di allungare il più possibile la shelf-life dei cibi.
Il Pastrami nasce proprio da questa esigenza, nelle comunità ebraiche dell’Europa dell’Est dell’Ottocento: carne rossa saporitissima, speziata e racchiusa tra due fette di pane di segale, l’ideale per affrontare il lungo viaggio fino in America, meta dei migranti di allora. E, proprio in America, il Pastrami ha trovato il terreno ideale per dar vita a uno dei più celebri e ricercati panini al mondo.
Fin dalla sua “invenzione”, la capacità di conservarsi a lungo era garantita dal procedimento di preparazione e cottura:
- la carne cruda veniva immersa in salamoia per circa due settimane;
- la carne veniva poi essiccata e speziata con aglio, coriandolo, pepe nero, paprika, chiodi di garofano: essenze che, oltre a conferire un sapore deciso utile a nascondere eventuali sentori sgradevoli sintomo di una prossima marcescenza, rappresentano dei veri e propri conservanti naturali;
- si procedeva infine ad affumicare la carne e a cuocerla al vapore.
Anche oggi si continua a prepararlo in questo modo, pure se le esigenze sono del tutto cambiate. Si seleziona la punta del petto di manzo, in gergo Brisket, e, una volta pronta, la si taglia a fette sottilissime per servirla con salse e verdure varie a scelta: patate, insalate più o meno elaborate, cavoli o crauti.
La variante che si è andata affermando negli States prevede che la carne così preparata sia racchiusa da pane di segale (anch’esso nutriente e longevo), in pieno spirito da street-food, e condita con salsa coleslaw, ovvero un preparato a base di cavolo verza, carote e maionese, magari accompagnata da cetriolini sottaceto. E’ così che nasce il Pastrami Sandwich, o più popolarmente chiamato New York Pastrami.
Nella Grande Mela è talmente noto e apprezzato da essere diventato il simbolo dello street food newyorchese. Tutti conoscerete il film Harry ti presento Sally e la scena, spassosissima, in cui Sally simula un orgasmo: ebbene, è girata nel più famoso locale della città che serve Pastrami, Katz’s Delicatessen, e la celebre attrice non può che avere nel piatto un libidinoso New York Pastrami!
Nel ristorante pizzeria del Birrificio Agricolo Artigianale J63, il New York Pastrami diventa più toscano che mai. Come i classici burger di Chianina IGP a chilometro zero, da sempre serviti nel frequentatissimo locale della Tenuta Torre a Cenaia, anche il Pastrami è preparato selezionando le migliori materie prime del territorio, e cotto in forni di ultima generazione che permettono un’affumicatura perfetta, percepibile al gusto e mai invadente.
Insieme a tutta la selezione street food 100% made in Tuscany e al menù alla carta di sempre, potete gustare il New York Pastrami J63 tutti i giorni a pranzo e a cena ai tavoli del Birrificio J63.
Abbinamenti consigliati?
Beh, dipende dai gusti e da quale componente del piatto deciderete di esaltare. Senza dubbio, una suadente JRubra accontenterà anche i più esigenti beerlovers e, fino all’ultimo morso, il New York Pastrami vi trascinerà in un vortice di pura libidine.
Info e prenotazioni: 050.643739 – info@torreacenaia.it