Al Birrificio Agricolo Artigianale J63 i tini della sala cottura ci riservano una piccola sorpresa. Oltre alla produzione per così dire ordinaria, che dà vita ai grandi classici del Birrificio, di tanto in tanto una cotta one shot ci offre una variazione alla serie delle nostre birre agricole e stavolta tocca alla JBlack. La corposa Belgian Dubbel made in J63 viene momentaneamente sostituita alle spine del brew-pub nella Tenuta Torre a Cenaia da una “variante” che, in realtà, è molto di più di una semplice variante. Restiamo sì nel campo delle birre scure ma, come sa bene ogni appassionato di birra, le possibilità della brassificazione con malti torrefatti non sono poche. Che cosa avranno combinato stavolta i nostri birrai?
Raggiungiamo Luca ed Edoardo proprio mentre fanno scorrere per la prima volta la JDark nelle spine del Birrificio J63. A un primo colpo d’occhio, senza nemmeno sapere di che cosa si tratta, dal colore intenso e dalla schiuma estremamente compatta e persistente, si intuisce che i birrai hanno premuto l’acceleratore e, ammettiamolo, viene subito voglia di spillarsi una pinta – pregustandola con gli occhi mentre si attende che la “tempesta nel bicchiere”, resa celebre da una ancor più celebre birra dell’isola di smeraldo, si plachi del tutto.
Beh, meglio ribadirlo: si astenga chi non ama le birre scure! (E ci dispiace molto per loro.)
Luca Briganti fa ruotare lentamente il calice a tulipano, annusa a fondo con il naso che sfiora la spessa schiuma, la guarda in controluce e se la coccola ancora un po’. E’ la prima cotta di questo tipo da J63 e ce ne sarà fino a esaurimento fusti, ma appare molto soddisfatto e chissà che cosa riserverà il futuro.
La JDark è una Belgian Stout da 8,7% di alcool e si impone fin da subito con un profumo a dir poco ammaliante. I lieviti selezionati offrono a piene mani un sentore di cioccolato e pera da far venire l’acquolina in bocca. In bocca l’ingresso è caldo, dolce, e a poco a poco fa spazio a un salmastro discreto, che arricchisce l’esperienza gustativa senza disturbare. Le note di tostato tipiche del genere ci sono tutte; chi conosce e apprezza la JBlack di casa J63, avrà pane per i suoi denti – molto pane! La schiuma della JDark è suadente: dalla tonalità marrone chiaro, è abbondante e compatta, davvero molto persistente; il giusto cappello per una birra adatta alle fredde sere invernali, da meditazione.
La JDark è da provare con gli sfiziosi dessert del Menù J63, ma è da gustare soprattutto accompagnata con se stessa, o magari con un buon sigaro toscano. Ma per il sigaro toccherebbe andare fuori dal locale, e non è cosa con queste temperature invernali… Così noi ce la gustiamo direttamente al banco, e vi aspettiamo alle spine di J63. Fino a esaurimento fusti!