Metti un tardo pomeriggio di mezza stagione, una giornata di sole con qualche nuvola che ristora – la calura del meriggio estivo si fa ancora sentire – una diligenza capiente e comoda, la giusta compagnia e una bottiglia fresca di bianco, di quello buono. Ci sono tutti i presupposti per un’esperienza speciale nella Tenuta. Che cosa ci riserverà stavolta lo Staff di Torre a Cenaia Experience?
Tutti in carrozza! Si parte dalla piazzetta del borgo e si imbocca il viale degli ulivi, diretti all’antico forno. Da lì si raggiunge in breve tempo il suggestivo viale dei cipressi, alla volta del lago e dei vigneti del Casone.
Il lento incedere dei cavalli e l’aria dolce della sera ci dischiudono un altro mondo. I rumori della civiltà si allontanano a poco a poco, restano solo i suoni della natura e di questo antico mezzo di trasporto – il gracchiare acuto e improvviso di un fagiano che s’invola al nostro passaggio, lo sbattere delle ali delle oche in decollo sull’acqua non appena ci affacciamo sul lago, l’incedere delle ruote sulla strada bianca e il ritmo lento e regolare degli zoccoli, il vento leggero sui lembi della cappotta – e abbandoniamo in fretta tutte le ansie quotidiane. La natura è un potente toccasana, e questi scenari agricoli sembrano catapultarci indietro di secoli, in un’epoca più a misura d’uomo, che rincuora e rassicura. E’ il momento di stappare il Cenaja Vermentino e di brindare a questo momento speciale.
La scelta della bottiglia di questa sera non è casuale. Abbiamo davanti il Casone, ciò che resta di quello che un tempo era un grande casolare in cui vivevano famiglie di mezzadri. La posizione dell’edificio è splendida: circondato dai vigneti di vermentino, si trova su una piccola altura che si affaccia sul laghetto; una strada dritta e bianca fiancheggiata dalle vigne lo separa dal lungo viale di cipressi. Al termine di molti filari, piante di rosa a guardia dei pampini mostrano fioriture tardive.
I vigneti del Casone rappresentano un vero e proprio cru. Qui, piante che hanno raggiunto i trent’anni offrono il meglio di sé, grazie a un terrorir dal microclima speciale. L’influsso del mare a ovest – non è lontana la costa tirrenica – e il vicino laghetto mitigano i rigori della pianura nelle stagioni più estreme, la lieve pendenza del terreno impedisce il ristagno idrico e l’argilla mista ad antiche sabbie costituisce un substrato ideale per i filari. Nonostante l’estrema siccità di questa dura estate, le piante si mostrano in forma – in splendida forma il robusto trebbiano, che qui sfoggia tutta la sua antica e fiera nobiltà nobiltà esibendo grappoli straordinariamente ricchi e turgidi; nei prossimi anni andrà ad addolcire le nostre serate, appassendo a lungo sui graticci, poi riposando in barrique di rovere prima di diventare il suadente passito Dolce Peccato.
Prima di ripartire alla volta della Casa Turrita e al punto di partenza, giriamo attorno al Casone: il tardo pomeriggio ha già fatto uscire dalle tane le tante lepri della Tenuta, che si muovono in cerca di cibo; al nostro passaggio saettano nei filari mostrandoci lo sbuffo bianco delle piccole code.
Torniamo a ripercorrere il lago e ci reimmettiamo sul viale dei cipressi; è il momento giusto per un altro calice di questo piacevolissimo vermentino. Nato su progetto del celebre enologo Graziana Grassini, il Cenaja Vermentino è fregiato della denominazione I.G.P. Toscana ed è composto al 100 % da uva Vermentino. La vendemmia avviene tra la seconda e la terza decade di settembre; la vinificazione prevede diraspatura, macerazione prefermentativa a freddo, fermentazione a temperatura controllata in vasche di acciaio termocondizionate per circa 20/30 giorni e, infine, affinamento sulle fecce fini per 3 mesi. Viene affinato in vasche di cemento vetrificato, dopodiché riposa in bottiglia per altri 8 mesi. Ha un colore giallo paglierino brillante con spiccati riflessi verdognoli, un profumo molto intenso e persistente con note floreali marcate, fine ed elegante. Al sapore è fresco, sapido, vellutato, avvolgente; è dotato di buon corpo, morbido ed equilibrato.
Ma ognuno può sorseggiare ciò che desidera a bordo delle nostre carrozze. Oggi abbiamo stappato uno dei migliori bianchi della Tenuta, domani è un altro giorno e chissà che cosa ci suggeriranno il clima, il nostro spirito e qualche stuzzichino in più.
Si avvicina l’ora di cena e, per chi non volesse rimettersi in strada, il ristorante-pizzeria del Birrificio Agricolo Artigianale J63 e l’Osteria Pitti&Friends sono pronti a offrirci nuove esperienze di gusto a chilometro zero all’interno della Tenuta; la bella stagione ancora permette di godersi la sera all’aperto, riparati dalle strutture nel parco o sotto i platani secolari della piazzetta del borgo.
David, Francesca e i loro cavalli ci danno appuntamento al prossimo aperitivo, ogni volta che lo desideriamo.
Un aperitivo in carrozza… perché no?
Tutti possono farlo, è sufficiente prenotare al 3281261338 o scrivendo a tour@torreacenaia.it
Partenze dalla piazzetta del borgo della Tenuta alle 19.00 – 19.30 – 20.00.
Il tour in carrozza con aperitivo dura all’incirca 30 minuti e ha un costo di € 10 a persona.
Solo su prenotazione!